Intorno alle 20 di ieri, un 40enne ha forzato a grande velocità il varco di Porta Sant’Anna. La sua corsa è terminata con un arresto.
È entrato sfrecciando dentro Città del Vaticano costringendo la Gendarmeria a sparargli un colpo alle gomme. Questa la ricostruzione di ciò che è accaduto ieri sera attorno alle ore 20 quando un 40enne ha superato ad alta velocità il varco di Porta Sant’Anna, senza rispettare i ripetuti divieti delle Guardie Svizzere. L’uomo, risultato poi “in stato di alterazione psicofisica”, ha terminato la sua corsa nel Cortile di San Damaso dove è stato arrestato: adesso è in custodia in cella nella caserma della Gendarmeria.
Una breve ricostruzione
Per ricostruire in breve che cos’è successo ieri sera bisogna partire dalle ore 20, quando un automobile si è avvicinata al varco di Sant’Anna di Città del Vaticano. Dopo essere stato bloccato delle Guardie Svizzere, poichè non possedeva le autorizzazioni necessarie per entrare nello Stato Pontificio, l’autista è tornato indietro prima di fare manovra e lanciarsi a forte velocità oltre i controlli.
A tentare di fermare il 40enne è stato un ispettore della Gendarmeria che, vistosi superare dal veicolo, ha sparato un colpo di pistola verso le gomme anteriori dell’automobile, colpendola sul parafango anteriore sinistro. A quel punto, un rapido allarme via radio ha permesso agli altri membri dei corpi di guardia dello Stato Pontificio di chiudere il Portone della Zecca, varco che permette di accedere alla Basilica di San Pietro, a Piazza Santa Marta e ai giardini vaticani.
Fine della corsa
La fine della corsa per il 40enne è arrivata al Cortile di San Damaso, destinazione finale del conducente che è sceso autonomamente dal veicolo. Qui, il Corpo della Gendarmeria lo ha subito tratto in arresto dando la possibilità ai medici della Direzione di Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano di riconoscere uno stato di forte alterazione psicofisica. La sala stampa vaticana ha informato che il 40enne si trova attualmente in una cella detentiva nei locali della Caserma della Gendarmeria, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.